Colore rosso cupo, denso e venato, con espressione giovanile contenuta sull’unghia più estrema.
Il profumo è netto, balsamico, incisivo e complesso. Si svela nelle sue varianti durante l’ossigenazione nel bicchiere. Ad ogni approccio è uguale e diverso. Lungo e vivace, non stanca mai la degustazione.
Il mirtillo e l’amarena, una lingua d’erba e pepe bianco. E ancora altro nelle varianti, col tempo. L’assaggio regala belle memorie dei luoghi: i boschi, il vulcano, il sole e l’ombra.
In bocca ritroviamo l’equilibrio tra i soffici tannini e la giovane acidità sorretta dalla caratteristica sapidità minerale. Finale lungo e armonico tra sensazioni di confettura di prugne e tocchi erbacei e una gradevole sensazione vinosa.
Il vino è polposo, rotondo e come sempre di persistenza interminabile.
Abbinamento
Galardi “Terra di Lavoro” è un vino di grande struttura e prestigio realizzato dalla sapiente miscela di Aglianico e Piedirosso, affinato in barriques nuove di rovere per dodici mesi. Le annate che vanno dal 1994 ad oggi hanno visto un crescendo costante nell’attenzione degli esperti e del pubblico. Ai primi entusiastici giudizi dei maggiori esperti americani, Robert Parker, Daniel Thomases, James Suckling e Stephen Tanzer, si sono aggiunti quelli dei più autorevoli critici internazionali. In ambito nazionale particolare soddisfazione hanno suscitato i lusinghieri riconoscimenti del Gambero Rosso, dell’Associazione Italiana Sommelier, de L’Espresso, di Alessandro Masnaghetti e di Luca Maroni. Fino a Luigi Veronelli che ha più volte classificato il Terra di Lavoro miglior vino italiano in assoluto.
Cantina | Galardi |
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