Vino rosso rubino intenso con riflessi porpora. L’aroma ricco di note fruttate e vinose con sentori di sottobosco. Il gusto fresco, corposo con note di marasca e leggere speziature.
Abbinamento
In epoca romana da una ricetta inventata da Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Giulio Cesare, la cui madre aveva origini piacentine, nasce il Gutturnio.
Questo legame viene svelato anche da Cicerone che lo ridicolizza sottolineando il suo eccessivo apprezzamento per questo vino, con la volontà di accusarlo per alcune scelte politiche errate.
Il nome Gutturnio deriva da gutturnium, una grande coppa d’argento rinvenuta nel 1878 a Velleia. Si tratta di una coppa di circa due litri.
Il gutturnium veniva utilizzato al termine della cena. Riempito di vino, veniva passato di mano in mano tra i commensali per bervi a turno come simbolo di fraternità e amicizia.
Da un passato più recente deriva invece la tradizione che prevede che il Gutturnio non venga bevuto in bicchiere ma all’interno di ciotole bianche di ceramica.
Cantina | La Tosa |
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